giovedì 8 maggio 2025

Dal lutto alla malattia del figlio, la storia della scrittrice di Aidomaggiore, Consuelo Pinna: “Così la letteratura mi ha dato forza e un rifugio."

 

Primo piano scrittrice Consuelo Pinna

Un buon libro è sempre un'ottima compagnia. Può essere un momento di svago, un modo per evadere dal quotidiano. Succede al lettore ma può capitare anche a chi scrive di usare i libri come terapia. "Scrivere è un atto sentimentale" diceva Michela Murgia. È successo anche a Consuelo Pinna, classe 1975, nata e cresciuta ad Aidomaggiore in un piccolo borgo (386 abitanti) con vista sul lago Omodeo. Un posto troppo stretto quando si è nel dolore e si cerca di evadere per ricominciare a vivere. "È faticoso accogliere un lutto mentre tutto ti riporta a quel dolore, specie la perdita di tua madre", racconta la scrittrice. Questo evento spinge Consuelo a lasciare la propria terra e a trasferirsi in Umbria dove conosce il padre dei suoi figli, Alessia e Gabriele. 


Torna in Sardegna con la propria famiglia e  nuovi slanci, proprio in quei luoghi da cui era scappata, perché non accettava il dolore. Tornare là dove è cresciuta, nella piccola comunità che l'ha vista crescere e diventare donna (aveva 25 anni quando sua madre Giulia è morta) è stato un modo per fare pace con il passato. Ma una sera il dolore torna a bussare alla sua porta: mentre Gabriele (suo primogenito) giocava a calcetto, un ictus cambia l'assetto di un'intera famiglia per sempre. Gabriele si salva ma inizia per lui un periodo durissimo. Costretto a letto per tre lunghi mesi e con la parte destra del corpo completamente bloccata, il piccolo Gabriele può contare sulla forza di una madre che vive ogni giorno accanto a lui. Il trauma è grande per tutti. Consuelo è in prima linea, ora non può scappare, non può sottrarsi al dolore: deve stare accanto al proprio figlio e lottare al suo fianco...


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Pubblico presente alla presentazione del libro di Consuelo Pinna

La scrittrice Consuelo Pinna dialoga con Alessandra Piredda

L'articolo è stato pubblicato dopo la presentazione a Paulilatino, nell'ambito della Rassegna letteraria e cinematografica "Parole in Piazza"È stato un vero piacere dialogare con Alessandra Piredda del mio romanzo e del mio percorso personale, davanti a un pubblico numeroso e partecipe. 

Ringrazio di cuore tutti i lettori presenti per l'attenzione e l'interesse dimostrati. 




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