lunedì 20 ottobre 2025
Creare per l'eternità
Costruire con lo sguardo rivolto al cielo
martedì 7 ottobre 2025
Il potere trasformativo della lettura
Come la lettura mi ha cambiata per sempre
Le prime letture: "Cuore" e la scoperta dell'emozione
La paura di leggere ad alta voce
Il caso...o il destino: Oriana Fallaci e la svolta
"I pilastri della Terra" e il crollo della mia cattedrale
Il Conte di Montecristo: la forza della compassione
Il Dono del silenzio: imparare a stare nel presente
I libri come medicina per l'anima
martedì 26 agosto 2025
La mina, il berbero e il coraggio di fare il primo passo.
Come affrontare il cambiamento personale un passo alla volta. Dal film Mine al metodo Fattore 1%.
Vivere con un piede su una mina: la metafora del cambiamento.
Abitudini e paura di agire.
Il "berbero" ci costringe al cambiamento.
Fattore 1%: cambiare poco per cambiare tutto.
Costruire il destino un passo alla volta.
lunedì 12 maggio 2025
giovedì 8 maggio 2025
Dal lutto alla malattia del figlio, la storia della scrittrice di Aidomaggiore, Consuelo Pinna: “Così la letteratura mi ha dato forza e un rifugio."
Un buon libro è sempre un'ottima compagnia. Può essere un momento di svago, un modo per evadere dal quotidiano. Succede al lettore ma può capitare anche a chi scrive di usare i libri come terapia. "Scrivere è un atto sentimentale" diceva Michela Murgia. È successo anche a Consuelo Pinna, classe 1975, nata e cresciuta ad Aidomaggiore in un piccolo borgo (386 abitanti) con vista sul lago Omodeo. Un posto troppo stretto quando si è nel dolore e si cerca di evadere per ricominciare a vivere. "È faticoso accogliere un lutto mentre tutto ti riporta a quel dolore, specie la perdita di tua madre", racconta la scrittrice. Questo evento spinge Consuelo a lasciare la propria terra e a trasferirsi in Umbria dove conosce il padre dei suoi figli, Alessia e Gabriele.
Torna in Sardegna con la propria famiglia e nuovi slanci, proprio in quei luoghi da cui era scappata, perché non accettava il dolore. Tornare là dove è cresciuta, nella piccola comunità che l'ha vista crescere e diventare donna (aveva 25 anni quando sua madre Giulia è morta) è stato un modo per fare pace con il passato. Ma una sera il dolore torna a bussare alla sua porta: mentre Gabriele (suo primogenito) giocava a calcetto, un ictus cambia l'assetto di un'intera famiglia per sempre. Gabriele si salva ma inizia per lui un periodo durissimo. Costretto a letto per tre lunghi mesi e con la parte destra del corpo completamente bloccata, il piccolo Gabriele può contare sulla forza di una madre che vive ogni giorno accanto a lui. Il trauma è grande per tutti. Consuelo è in prima linea, ora non può scappare, non può sottrarsi al dolore: deve stare accanto al proprio figlio e lottare al suo fianco...
Leggi l'articolo completo su Sardiniapost
L'articolo è stato pubblicato dopo la presentazione a Paulilatino, nell'ambito della Rassegna letteraria e cinematografica "Parole in Piazza". È stato un vero piacere dialogare con Alessandra Piredda del mio romanzo e del mio percorso personale, davanti a un pubblico numeroso e partecipe.
Ringrazio di cuore tutti i lettori presenti per l'attenzione e l'interesse dimostrati.
domenica 4 maggio 2025
Amor Fati
Alla scoperta della sardegna archeologica con il romanzo Secreta Mundi di Consuelo Pinna
Quando il dolore non ha un perché
Il dolore come maestro silenzioso Per me, novembre è un mese di riflessione profonda. Ci sono momenti nella vita in cui il dolore arriva sen...
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Dal film Mine di Fabio Guaglione Come affrontare il cambiamento personale un passo alla volta. Dal film Mine al metodo Fattore 1% . Viver...
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La morte come lente d’ingrandimento per vedere più nitidamente la vita C’è qualcosa che ci sfugge, nella vita e nella morte, che ci trascin...
















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